EUROJUSTICE - Agenfor International

EUROJUSTICE

PROJECT

Il progetto EUROJUSTICE mira a promuovere la cultura giuridica europea in materia di diritto penale e di tutela dei diritti umani e delle garanzie procedurali, con particolare riferimento ai seguenti strumenti di cooperazione giudiziaria in materia penale:

  • Decisione Quadro 2002/584/GAI
  • Decisioni Quadro 2008/909/GAI, 2008/947/GAI, 2009/829/GAI
  • Decisione Quadro 2008/675/GAI
  • Decisione Quadro 2005/214/GAI
  • Regolamento (UE) n.1805/2018
  • Direttiva 2010/64/UE, 2012/13/UE, 2013/48/UE, (UE) 2016/1919, (EU) 2016/800” e (EU) 2016/1919”);
  • Direttiva (UE) 2016/343
  • ‘Direttiva Vittime’ (Direttiva 2012/29/UE)
  • Progetto per un codice di crimini internazionali

 

EUROJUSTICE si articola nelle seguenti azioni:

  • Progettazione ed erogazione di quattro moduli di formazione in modalità blended, ripetuti su ogni sede formativa, per un totale di 392 ore, presso le giurisdizioni delle Corti di Appello di Milano (Lombardia), Venezia (Veneto), Bologna (Emilia-Romagna), Trieste (Friuli Venezia-Giulia), Firenze (Toscana), Bari (Puglia) e Catanzaro (Calabria)
  • Organizzazione di due eventi europei in Italia volti a
  1. definire modelli di acquisizione d’informazioni di polizia e socio-economiche per cittadini comunitari soggetti a misure cautelari in Italia (2009/829/GAI) o ad esecuzione penale detentiva o non detentiva (2008/909/GAI, 2008/947/GAI), al fine di poter eseguire le sentenze o le misure o le pene alternativa nei loro paesi di origine;
  2. Modelli internazionali di giustizia riparativa integrati nel contesto italiano della Riforma Cartabia.
  • Costruzione di un laboratorio sperimentale, con strumenti immersivi 2D e 3D, per la simulazione della gestione di casi transnazionali, attivi e passivi, per l’applicazione, il riconoscimento o rigetto di pene e misure alternative alla detenzione all’estero, con casistica reale anonimizzata, utilizzo di modelli di giustizia riparativa, raccolta di informazioni, verifica dell’ammissibilità delle misure e pene alternative nei paesi di esecuzione, compilazione di certificati, identificazione delle competenti autorità estere e simulazione  di casi di rigetto o accettazione, anche alla luce della giurisprudenza nazionale ed europea in materia di riconoscimento delle sentenze. Il laboratorio è gestito attraverso la piattaforma SIGISMONDO (vedi oltre) con la possibilità di utilizzare strumenti immersivi e soluzioni 3D e 2D, anche in collegamento con partners esteri.

 

Il Progetto si presenta come intrinsecamente innovativo per diversi elementi:

  • i contenuti, ovvero l’integrazione fra le tematiche della cooperazione giudiziaria europea e i nuovi modelli della Riforma Cartabia in ogni fase del procedimento.
  • il modello di networking dal basso, come già previsto dal diritto comunitario, che prevede relazioni dirette fra A.G. europee, con poche eccezioni. In quest’ottica, EUROJUSTICE contribuirà a formare relazioni dirette dal basso fra A.G., forze di polizia investigativa, ma anche soggetti quali UEPE, USSM, sistemi penitenziari ed altri operatori essenziali per l’applicazione delle pene e misure alternative.
  • la giustizia riparativa partendo da una prospettiva internazionale, che permetterà di riflettere sul significato del paradigma della giustizia riparativa in contesti sociali e politici complessi, in relazione ai reati gravi che ledono i diritti umani e che sono di per sé irreparabili. La conoscenza e il raffronto fra diverse esperienze di restorative justice realizzate a partire da eventi tragici e complessi della storia di diversi paesi (Paesi del sud America, Sudafrica e Italia) permetterà di mettere in luce potenzialità e limiti di tale modello di giustizia e la relazione che intercorre con la giustizia penale tradizionale.
  • la metodologia, grazie all’adozione di modelli formativi 2D e 3D, anche con visori immersivi, per l’erogazione di formazione, integrati con piattaforme online e con attività di role playing in presenza.