Firmato accordo tra la Polizia locale di Venezia e Agenfor International - Agenfor International

Firmato accordo tra la Polizia locale di Venezia e Agenfor International

DOSSIER

Risale allo scorso febbraio la firma del Memorandum of Understanding (MoU) tra il Comandante Generale del Corpo di Polizia Locale del Comune di Venezia, Gr. Uff. dott. Marco Agostini, e il Direttore della Fondazione Agenfor International, Sergio Bianchi, per l’avvio di un accordo di collaborazione tecnico-formativa stabile, volta a tradurre in azioni concrete l’acquisizione di saperi relativi all’applicazione di nuove tecnologie e soluzioni innovative fruibili all’interno del contesto europeo in ambito di ricerca, formazione ed addestramento per il comparto della sicurezza locale ed urbana.

Presso la nuova sede di Isola Nuova del Tronchetto è stato infatti formalizzato il quadro di cooperazione teso a favorire iniziative d’impulso alle attività forensi, d’indagine e potenziamento di sicurezza quale strumento formativo di una Rete internazionale di Forze di Polizia Locali, università ed enti no profit specializzati nel settore della sicurezza (EU-URBANPOL), con l’ausilio di fondi dell’Unione Europea, regionali e dell’istituendo Recovery Fund europeo, nel quadro dei programmi cooperazione pubblico-privata della UE.

Tale partnership permetterà innanzitutto di condividere conoscenze e best practices, tra cui quelle vantate dalla Polizia Locale nella formazione professionale e addestramento del personale negli ambiti di sicurezza urbana, codice della navigazione, disagio sociale, falso documentale, discipline forensi, educazione alla legalità, prevenzione e accertamento di reati, abusi edilizi e ambientali, oltre che con l’aliquota di polizia giudiziaria presso la Procura della Repubblica.

Queste azioni preliminari consentiranno poi di suggerire nuove prassi operative in ambito europeo attraverso un sistema di rete, favorendo, anche grazie al contributo della Polizia Regionale di Brema in Germania, il dialogo con forze di polizia urbana europee, agenzie europee (Europol, Cepol, Frontex, Eurojust), la Commissione stessa, il Parlamento ed il Consiglio d’Europa.

Alla luce degli obiettivi comuni, il sodalizio tra la Polizia Locale e Agenfor è finalizzato altresì alla progettazione ed erogazione di percorsi formativi, con membri in tutta Europa, soprattutto attraverso l’ausilio di strumenti avanzati di formazione in Virtual Reality, online e in presenza.

Lo strumento formativo principe, oltre alla piattaforma online di formazione Hermes del Ministero della Giustizia, è rappresentato infatti da attrezzature e software di Realtà Virtuale (VR), installati presso un’aula stabile per le attività messa a disposizione dal Comando di Polizia Locale di Venezia. La realtà virtuale adotta il principio del “learning by doing”, grazie a soluzioni che consentono all’utente di immergersi in situazioni concrete, aumentando il livello di coinvolgimento in fase di sperimentazione delle nozioni apprese, che vengono assimilate con un’efficacia nettamente superiore rispetto a qualsiasi altra metodologia di formazione, a fronte di una contestuale riduzione di costi, rischi e tempistiche.

I corsi di formazione interforze, definiti in un apposito catalogo in costante divenire, saranno erogati su scala europea e certificati secondo gli standard della UE. Il primo tra questi verterà sul tema del ‘Falso Documentale’, settore in cui la Polizia Locale di Venezia spicca grazie al laboratorio di analisi documentale di cui dispone, che con le sue attrezzature all’avanguardia rappresenta uno dei centri più sofisticati d’Italia e offre collaborazione a tutte le Forze di Polizia. E’ inoltre già in corso di realizzazione un programma di Maritime Police con strumenti di Realtà Virtuale.

L’Amministrazione Comunale di Venezia agevolerà le attività mettendo inoltre a disposizione alcuni ambienti nell’Isola di San Servolo, oggi uno tra i principali centri congressuali e di formazione della città di Venezia, per il soggiorno del personale internazionale da formare ed il personale docente e di assistenza.

Verranno infine approfondite ulteriori potenziali opportunità di cooperazione anche con le Autorità Giudiziarie sul territorio, focalizzandosi sull’integrazione delle attrezzature forensi già disponibili presso il laboratorio sul falso documentale con nuovi strumenti di indagine per la disamina dei tabulati telefonici, la correlazione con dati di copertura celle telefoniche, le tracce GPS e le estrazioni da dispositivi mobili.