Mondo phygital: quando l’odio rompe il velo tra le realtà online e offline

Mondo phygital: quando l’odio rompe il velo tra le realtà online e offline

In questi giorni il mondo digitale, come spesso accade, è servito da palcoscenico per le polemiche nate dal Bahja Pool Party, evento privato dedicato alle donne musulmane, in programma per sabato 8 luglio a Limbiate (in Brianza). Diversi articoli riportano infatti la decisione da parte dei gestori dell’impianto di annullare l’evento, proprio a causa del polverone mediatico sollevato negli ultimi giorni, anche da esponenti istituzionali che continuano a rinforzare la narrazione stereotipata per cui “Islam = immigrazioni e costumi non compatibili con quelli dell’Occidente”, come sottolinea Amina Natascia Al Zeer, Presidente di Progetto Aisha.

Tra i commenti di noti personaggi istituzionali, si legge infatti di una presunta vittoria della battaglia di civiltà a seguito dell’annullamento dell’evento, inteso come “segnale di segregazione e di allontanamento dalla società italiana”.

L’episodio intriso di una carica altamente discriminatoria di per sé, mostra anche l’effetto, il peso che la realtà digitale scarica su quella fisica: il mondo phigital, dove l’escalation di odio e discriminazione raggiunge il suo zenit, dal fiume di narrative stereotipate, discriminatorie e polemiche online, si passa ad annullare l’evento nel mondo offline.

Evento inteso come negativamente esclusivo, in contrasto con i valori occidentali, simbolo di segregazione poiché sono ammesse solo donne musulmane.

Eppure, occorrerebbe ricordare una delle nozioni cardine del diritto anti-discriminatorio: le differenza di trattamento giustificate da finalità legittime. Già nelle Direttive 2000/43/CE e 2004/113/CE, il legislatore europeo dichiarava ammissibile e legittima una differenza di trattamento se appropriata e necessaria. Nel Recital (16) della Direttiva Beni e Servizi (2004/113), ad esempio, si legge come “Le differenze di trattamento possono essere accettate solo se giustificate da una finalità legittima. Una finalità legittima può essere, ad esempio, la protezione delle vittime di violenza a carattere sessuale (in casi quali la creazione di strutture di accoglienza per persone dello stesso sesso), motivi connessi con l’intimità della vita privata e il senso del decoro (come nel caso di una persona che fornisca alloggio in una parte della sua abitazione) la promozione della parità dei sessi o degli interessi degli uomini o delle donne (ad esempio, organismi di volontariato per persone dello stesso sesso), la libertà d’associazione (nel quadro dell’appartenenza a circoli privati aperti a persone dello stesso sesso) e l’organizzazione di attività sportive (ad esempio eventi sportivi limitati a partecipanti dello stesso sesso)”.

Esistono diversi esempi di eventi, feste private, esclusive, sembra però che la risonanza mediatica della minaccia dei valori delle società occidentali riecheggi soltanto quando le protagoniste sono donne che portano il velo.

July, 5 2023.
Hate and Discrimination

Author

Viviana Gullo

Project Manager and Coordinator of the Judicial Cooperation, Fundamental Rights & Development Department
Agenfor International

Viviana Gullo works as a Project Manager and OSINT Analyst with Agenfor International Foundation. Previously she worked as an intern and research assistant for the Ludwig Boltzmann Institut für Menschenrechte of Vienna and as a volunteer in the framework of the European Solidarity Corps for the Point Information Jeunesse of Moulins-sur-l’Allier. She holds a Master’s in European Legal Studies and a Bachelor’s in International Relations, Development and Cooperation, both from the University of Turin. During her Master, she also cooperated with the Strategic Litigation: International Human Rights Legal Clinic and the Human Rights and Migration Law Clinic.