La terza conferenza internazionale sulla tecnologia nella rieducazione organizzata da Europris (European Organisation of Prison and Correctional Services) e ICPA (International Corrections and Prisons Associations), quest’anno dedicata al tema della trasformazione digitale, ha ospitato a Lisbona, dal 2 al 4 aprile, 250 partecipanti provenienti da 52 paesi. Numerosi ricercatori, esperti e professionisti di servizi penitenziari e di libertà vigilata, sia del settore pubblico che privato, non solo europei, hanno assistito all’apertura delle sessioni della conferenza con i saluti del Ministro della Giustizia portoghese, Francisca van Dunem.
“La tecnologia svolge un ruolo importante nel contesto carcerario, in termini di sicurezza, così come nella formazione dei detenuti e a livello del sistema di gestione delle carceri. Le nuove tecnologie possono diventare preziosi strumenti di lavoro anche nell’intervento e nel monitoraggio delle condanne e delle misure educative protettive che vengono svolte nella comunità”, ha osservato il Ministro, rilevando l’importanza di questi eventi per promuovere informazioni e conoscenza e per condividere esperienze e buone prassi.
A seguire, la prima tavola rotonda ha visto a confronto le prospettive di Chief Informations Officers provenienti da Canada, Svezia, Singapore e Stati Uniti, che hanno preceduto la presentazione delle iniziative di modernizzazione del sistema penitenziario portoghese. Pedro Das Neves, amministratore delegato di IPS (Innovative Prison Systems), ha evidenziato che da ormai vent’anni lo sforzo del team è teso all’innovazione tecnologica dei processi di riabilitazione, “che non dovrebbe limitarsi a connettere sistemi diversi o convertire processi fisici in moduli basati sul web, ma dovrebbe riguardare l’opportunità di pensare a come, attraverso l’uso della tecnologia, i processi fisici possano essere trasformati, sostituiti o addirittura aboliti.”
Le presentazioni parallele di nuove intuizioni, idee, soluzioni innovative e progetti pilota all’avanguardia nel contesto penitenziario hanno consentito ai partecipanti di scegliere tra una serie di temi in materia di tecnologie dell’informazione e della comunicazione per incrementare l’efficienza dei servizi penitenziari, tra cui “Migliorare la comunicazione e la partecipazione dei trasgressori” (USA, Singapore, Francia), “Trovare un equilibrio con tecnologie specifiche” (Corea del Sud, Australia, Canada), “Innovazione intelligente” (Finlandia e Brasile), “Sviluppo collaborativo della tecnologia” (Inghilterra, Belgio, Irlanda) e “Condivisione e collaborazione tra giurisdizioni” (USA e Canada).
Durante la seconda giornata i delegati italiani, in rappresentanza del Ministero della Giustizia e della Fondazione Agenfor International, hanno presentato in sessione plenaria l’Experimental Lab of Penitentiary Forensics (ELPeF), attivato presso il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria del Triveneto nell’ambito del progetto europeo J-SAFE. Il laboratorio sperimenta tecnologie e soluzioni in ambienti penitenziari reali, propone l’adattamento di tecnologie dirompenti attraverso progetti congiunti pubblico-privato e trova soluzioni praticabili e interoperabili per la prevenzione nelle prigioni e per le indagini forensi. Verso un approccio digitale integrato, ELPeF lavora sulle tracce di ricerca dell’intelligenza artificiale, dell’integrazione dei dati, del data mining e della realtà migliorata.
La partecipazione all’evento di Lisbona ha permesso di avviare il confronto e la cooperazione con le numerose aziende presenti, specializzate in tecnologie applicate al settore penitenziario, per co-progettare e testare l’innovazione in carcere verso il futuro. Le opportunità di networking si sono moltiplicate nel vasto spazio a disposizione degli esperti del settore privato che hanno presentato e promosso al pubblico di professionisti le soluzioni tecnologiche più avanzate elaborate grazie alla ricerca sul campo, che assicurano un maggiore livello di sicurezza e l’impiego del personale degli istituti penitenziari per mansioni non semplicemente di controllo ma per attività di investigazione, acquisizione e analisi di dati, analisi delle dinamiche di gruppo e collaborazione agli aspetti di riabilitazione della pena e di reinserimento nella società. Proprio la sinergia tra pubblico e privato sta permettendo di dimostrare che oggi gli sviluppi della tecnologia non possono essere ignorati nemmeno nel campo della riabilitazione delle persone private della libertà personale e rappresentano una delle vie più rapide ed efficaci per un profondo cambiamento del sistema.
April, 11 2019.
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Agenfor International
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