Il primo sistema di cyber-sorveglianza altamente specializzato sarà installato a Rimini: si tratta di una tecnologia già utilizzata dalle forze di polizia e dalle agenzie di intelligence in diversi Paesi, pensata per prevenire e contrastare il traffico di migranti, i crimini d’odio e la disinformazione. L’annuncio è stato dato dal nostro fondatore, Sergio Bianchi, sabato, durante l’inaugurazione dell’evento Faces of Peace, che si è svolto a Rimini.
«Oggi circa 6,5 milioni di rifugiati ucraini – spiega Bianchi – si trovano in Europa a causa della guerra. Si tratta di una popolazione altamente vulnerabile, che ha attirato l’attenzione delle mafie europee e italiane. Per questo, in collaborazione con la Commissione europea e numerose procure italiane e forze di polizia europee, la Fondazione Agenfor International installerà uno dei tre nuovi sistemi OSINT proprio a Rimini».
Il sistema di sorveglianza che sarà adottato a Rimini entrerà in funzione da luglio. Gli altri due sono installati presso le Procure distrettuali di Trento e Venezia.
«Rimini è stata scelta – prosegue Bianchi – dopo l’allarme lanciato da Europol (l’Agenzia dell’Unione europea per la cooperazione nell’attività di contrasto) sul traffico di esseri umani nei settori del turismo e dell’agricoltura».
All’inizio di luglio, un team di analisti di intelligence di Agenfor completerà la formazione presso la Questura di Venezia, in collaborazione con le procure e la polizia giudiziaria di Trieste, Venezia e Padova.
«Rimini – conclude Bianchi – sarà una piattaforma molto importante per questi esperimenti e speriamo di trovare la collaborazione degli ispettorati del lavoro, dei sindacati e delle organizzazioni non governative presenti sul territorio, perché sicurezza e prevenzione sono beni comuni».