Abstract
Ogni anno, milioni di persone in tutto il mondo subiscono una detenzione preventiva prolungata (PTD), spesso prima che sia stata accertata la loro colpevolezza. Nell’UE, oltre un quinto dei detenuti è in PTD, con alcuni paesi che superano la media, aggravando il sovraffollamento delle carceri e incidendo sui diritti dei detenuti, sulle loro famiglie e sulle risorse pubbliche. L’uso eccessivo della PTD porta al deterioramento delle condizioni carcerarie, all’aumento dei danni psicologici e a conseguenze socioeconomiche quali la perdita del lavoro e lo stigma. Il progetto PRE-TRIAD, finanziato dalla Commissione europea, mira a promuovere norme comuni e misure alternative alla PTD in tutti gli Stati membri, in linea con la decisione quadro 2009/829/GAI del Consiglio. Tale quadro incoraggia la cooperazione giudiziaria e il reciproco riconoscimento delle misure cautelari, bilanciando la repressione della criminalità con diritti fondamentali quali la presunzione di innocenza e la libertà. Sebbene le preoccupazioni in materia di sicurezza abbiano storicamente prevalso, i recenti sforzi dell’UE sottolineano la tutela della dignità individuale e dei diritti umani nella giustizia penale. L’istituzione di norme armonizzate per il PTD e le sue alternative è essenziale per uno spazio europeo di libertà, sicurezza e giustizia equo, efficace e umano.
July, 31 2020.
Judicial Cooperation